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  • Immagine del redattoreCasa delle Agriculture Tullia e Gino

Notte Verde - XII edizione: Agriculture, Utopie e Comunità

Castiglione d'Otranto, 29-31 agosto

Scarica qui l'intero programma della Notte Verde 2023:


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“L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se c’è n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio”.

Così Marco Polo rispondeva a Kublai Khan. Il grande condottiero mongolo, fondatore del primo impero cinese, gli parlava rassegnato: “Tutto è inutile se l’ultimo approdo non può essere che la città infernale, ed è là in fondo che, in una spirale sempre più stretta, ci risucchia la corrente”. Questo epilogo de “Le città invisibili” di Italo Calvino ha da sempre segnato la rotta della Notte Verde di Castiglione d’Otranto, nata e ostinatamente riproposta proprio per far emergere “chi e che cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno”, per dargli luce, voce, protagonismo, appunto, spazio, senza cedere alla lusinga accomodante per cui tutto è già perduto, nulla ci è dato da cambiare. La Notte Verde cresce per dare sostanza a questa convinzione. E quotidianamente lavora per aiutarci a non anestetizzarci, a non “accettare l’inferno e diventarne parte”. Ecco perché questa dodicesima edizione non poteva che essere dedicata a Calvino nel centenario della sua nascita: lui non è stato “solo” uno scrittore e intellettuale di caratura e profondità abissali, ma anche un precursore della formazione di una coscienza ecologica in Italia, poiché con raffinatezza è stato capace di cogliere e denunciare la degradazione ambientale in corso negli anni del boom economico e di mettere in relazione il malessere esistenziale con una natura precaria e corrotta da scelte umane votate unicamente al profitto. Il suo “Barone rampante”, poi, “capì questo: che le associazioni rendono l'uomo più forte e mettono in risalto le doti migliori delle singole persone, e danno la gioia che raramente s'ha restando per proprio conto, di vedere quanta gente c'è onesta e brava e capace e per cui vale la pena di volere cose buone (mentre vivendo per proprio conto capita più spesso il contrario, di vedere l'altra faccia della gente, quella per cui bisogna tener sempre la mano alla guardia della spada)”. Gli ospiti e le esperienze messi in relazione in questa edizione sono proprio ciò “per cui vale la pena di volere cose buone”. E sono anche la prova più evidente del nostro sforzo corale e ultradecennale fatto di studio, ricerca, apertura, confronto, accoglienza, contaminazione culturale, lettura critica dell’esistente, consapevolezza dei nessi tra i fenomeni. Un impegno fondato sul rifiuto di un sistema capitalistico che scarica le sue storture su chi è meno forte e più esposto e sui territori da cui estrae ricchezza per portarla altrove, a beneficio di pochi e nelle tasche solo di alcuni, alimentando squilibri ambientali e sociali di portata epocale. Un sistema oggi ancora più insidioso, perché capace di confondersi (e confonderci!), di mutuare il nostro lessico (“biologico”, “sostenibile”, etc.), di appropriarsi di pratiche virtuose svuotandole di senso in quanto piegate a scopi altri (si veda la speculazione sulla riforestazione attraverso il greenwashing). La Notte Verde negli anni ha visto irrobustire la sua autorevolezza proprio perché non ha voluto cedere a queste lusinghe, che pure hanno tentato di inquinarla. E avrà senso finché manterrà la sua capacità di non adeguarsi, di approfondire e far comprendere le dinamiche che legano tra loro clima-mercato-migrazioni-sfruttamento della terra e delle persone. E avrà credibilità se continuerà a tutelare il piccolo, il bello e il giusto che c’è sul nostro territorio, a metterlo in connessione con il resto del mondo, a dare centralità a persone e realtà collettive che tutelano la terra e operano sul margine, a prendersi cura delle fragilità attraverso l’inclusione. Tutto questo è questione di scelte. Di “Politica” delle scelte, nel senso più alto di queste parole bellissime. Se la Notte Verde torna anche quest’anno è perché sentiamo la responsabilità di continuare a scegliere, “con attenzione e apprendimento continui”, da quale parte stare.


La Notte Verde 2023 è a cura di Casa delle Agriculture Tullia e Gino Odv e Casa delle Agriculture coop. agricola, con il patrocinio del Comune di Andrano e con la collaborazione di Parco regionale costa Otranto-S. M. Leuca-Bosco di Tricase, Gus-Gruppo Umana Solidarietà, Cooperativa Girolomoni, COSPE Onlus, Auser Ponte Andrano-Castiglione, Aic-Associazione italiana celiachia, Visible (Città dell’arte/ Fondazione Pistoletto e Fondazione Zegna) e tante altre realtà sociali. Media partner: Terra Nuova Edizioni e Mondoradio. La dodicesima edizione rientra nei progetti "Confederacy of Villages", Creative Europe Culture Sub-programme "Support for European cooperation projects" 2020 EACEA-32-2019, e “Parco Comune dei Frutti Minori”, Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel Terzo Settore (artt. 72 e 73 n.D.Lgs. n. 117/2017)-Avviso PugliaCapitaleSociale 3.0. CUP n. B55I22002090009. Notte Verde è un evento “Ecofesta” a ridotto impatto ambientale.

La festa è inclusiva e accessibile a persone con disabilità e bisogni speciali, anziani, neomamme e donne incinte. Casa delle Agriculture provvede all’abbattimento temporaneo delle barriere architettoniche presenti in paese, promuove il decalogo della “Notte Verde amica dell’autismo” e garantisce i seguenti servizi:

- parcheggio riservato in prossimità dei luoghi dell’evento;

- servizi igienici dedicati (presso ex scuola elementare e mulino di comunità);

- stanza nursery e fasciatoio (presso ex scuola elementare);

- mappe accessibili;

- menù braille e servizio “zero coda” presso i ristoratori;

- menù per celiaci e intolleranti al lattosio (presso il presidio di Le Melodie del Gusto di Ceglie Messapica-Associazione italiana celiachia);

- menù per vegetariani e vegani;

- noleggio gratuito sedia a rotelle su prenotazione.

Info: 328/5469804, 348/5649772; ass.casadelleagriculture@gmail.com; fb- Casa delle Agriculture Tullia e Gino; Ig- Casa delle Agriculture; www.casadelleagriculturetulliaegino.com

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