L’adeguamento dello statuto al Codice del Terzo Settore non ha rappresentato un semplice adempimento burocratico, ma è stata l’occasione per riflettere su obiettivi, attività e modalità di funzionamento di Casa delle Agriculture Tullia e Gino.
Rispetto allo statuto varato al momento della fondazione, nel 2013, il nuovo è arricchito di
ulteriori finalità che l’organizzazione ha inteso darsi attraverso azioni e strumenti operativi
che nel frattempo è stata in grado di affinare.
In particolare, la promozione dell’agricoltura biologica, l’agroforestazione e la difesa della
biodiversità sono state affiancate dalle finalità di inclusione sociale di portatori di altra abilità, anziani, migranti, persone in stato di indigenza e, in generale, di tutte le fasce considerate deboli della popolazione; dalla promozione dell’ecopedagogia per i bambini e della giustizia sociale; dal sostegno ai processi di “restanza” sul territorio salentino per favorire il ripopolamento e la rivitalizzazione dei luoghi rurali. Altro obiettivo fondamentale inserito nello statuto è il supporto, attraverso attività complementari e mutuo soccorso, ai progetti condivisi con l’omonima
cooperativa agricola Casa delle Agriculture, legata all’associazione da storia, ideali e obiettivi comuni.
Dal punto di vista del funzionamento interno, il “modello” di Casa delle Agriculture si distingue da quelli maggiormente diffusi in regione e in tutta Italia in almeno due punti: l’associazione ha inteso riservare non al Consiglio direttivo bensì all’Assemblea, vero organo sovrano, il potere di eleggere e revocare il presidente; per l’elezione del Consiglio direttivo è stato inserito l’obbligo di assicurare la rappresentanza di entrambi i sessi.
Il nuovo statuto è stato approvato all’unanimità durante l’assemblea straordinaria del 23 ottobre 2020.
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