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  • Immagine del redattoreCasa delle Agriculture Tullia e Gino

Il Campo Scuola Terra Libera Tutti”

3° ed. AGRICULTURE, LEGALITÀ , INCLUSIONE SOCIALE


L’associazione Casa delle Agriculture Tullia e Gino, nel rispetto delle Linee Guida

Ministeriali e Regionali previste per i Centri estivi e i servizi per l’infanzia per il

contrasto della diffusione del virus Covid-19, rinnova il progetto già avviato lo scorso

anno e giunto alla sua terza edizione: l’ideazione di un Campo estivo dal titolo

"Terra Libera Tutti", dalla durata di due settimane, dal 22 al 4 luglio 2020, da

tenersi presso la ex scuola elementare di Castiglione d’Otranto e destinato a bambini

e ragazzi dai 6 agli 11 anni. Il campo è da ritenersi parte integrante del progetto “Verso l’agriludoteca di comunità”.

Il tema scelto, in continuazione con le scorse edizioni, è l’educazione al cibo e

all’alimentazione sani, tramite il rispetto per la biodiversità, la conoscenza dei

processi di produzione agricola e alimentare, valorizzando il senso della scoperta,

dell'apprendimento ludico-creativo, del confronto. Quest’anno si aggiunge una

sezione dedicata completamente al tema legalità e incentrata sulle figure di Peppino

Impastato e Renata Fonte, assassinati dalla mafia, con letture e attività. Altro tema da sempre centrale nella nostra azione, inoltre, è quello dell’inclusione sociale

e della valorizzazione delle altre abilità, motivo per il quale il piano di lavoro proposto segue il solco del protocollo d’intesa “La terra che cura” stilato assieme alla cooperativa

sociale L'Adelfia.

Tutto questo sarà possibile grazie alla collaborazione con coop. Casa delle

Agriculture, Auser Ponte Andrano-Castiglione e con Swim Liberi di Nuotare.

Premessa Casa delle Agriculture ha già avviato, anche con le scuole, diversi progetti di

educazione alla natura e al cibo. Più di mille sono stati i bambini e le bambine arrivati

a Castiglione negli scorsi anni, per visitare ogni tassello del nostro ciclo agro-

ecologico, dal Vivaio della Biodiversità fino al Mulino di Comunità, dai campi della

nostra cooperativa fino all’Apiario di Comunità e il rifugio dei nostri Asini. Lo scorso

dicembre si è aggiunto un altro importante tassello, ossia l’avvio del progetto “Versol’Agriludoteca di Comunità" presso la ex Scuola Elementare di Castiglione, ritornata ad essere vissuta dai bambini e riconsegnata alla sua funzione originaria: quella educativa e sociale. Un modo per combattere le solitudini involontarie che rischia di generare il fatto che i piccoli siano costretti a frequentare la scuola in altri

paesi e a non avere uno spazio di socialità, contaminazione e crescita. Plurimi sono

gli obiettivi del progetto: rinsaldare i vincoli di una comunità, educare al rispetto

dell’altro e della terra, frenare la disgregazione sociale, non lasciare soli genitori e

nonni. Da dicembre a marzo, l’Agriludoteca ha accolto per tre pomeriggi alla

settimana più di quaranta bambini provenienti da Castiglione e dai paesi limitrofi.

Durante il periodo del lockdown, inoltre, ha proseguito le attività con modalità

online, attraverso più di venti videolaboratori che hanno coinvolto la comunità nelle

sue diverse espressioni.

È nell’ambito di tale progetto, con un grande sforzo corale e senso di responsabilità e

condivisione da parte di tutte e tutti i volontari di Casa delle Agriculture, oltre che nel

pieno rispetto delle linee guida ministeriali e regionali, che riproponiamo il campo-

scuola “Terra Libera Tutti”.


Il tema

Ogni anno, in occasione della Notte Verde, viene ribadito in maniera sempre più forte

come fondamentale sia il diritto ad un cibo sano, al pari e strettamente collegato con

il diritto alla salute e alla tutela del paesaggio. L’idea nasce dalla presa di coscienza di

quanto tali consapevolezze vadano apprese dai più piccoli, fin da subito, e di quanto

sia importante educare i bambini e i ragazzi ad una corretta alimentazione, veicolo vogliamo condurre i bambini verso valori quali quello della bellezza, dello stupore, della curiosità per quello che hanno intorno, molto spesso poco conosciuto.

Siamo responsabili del futuro che rappresentano i nostri bambini e bambine, ragazzi e

ragazze e altrettanto convinti che non vadano lasciati soli, ma presi per mano e

indicata loro l’alternativa. Perché un’alternativa crediamo ci sia. Di fronte ai

drammatici dati di uno spopolamento dilagante, alla voglia di partire e andare via dai

nostri territori, vogliamo proporre un percorso che possa insegnare ai nostri bambini

come una possibilità proviene proprio dalla nostra terra. E come questa vada curata

giorno dopo giorno, visti i grandi soprusi che la interessano.

Anche per questi motivi abbiamo ritenuto di inserire quest’anno degli

approfondimenti legati al tema della

legalità, valorizzando due figure in particolare, Renata Fonte e Peppino Impastato: entrambi hanno non solo lottato contro la criminalità organizzata, ma anche

per difendere la bellezza del creato e tutelare l’ambiente. Crediamo, dunque, siano figure dai valori esemplari da trasmettere ai più piccoli, continuando anche in tal senso un lavoro già iniziato dalla nostra associazione. Com’è noto, infatti, alla loro memoria Casa delle Agriculture ha già proposto l’intitolazione di due beni pubblici. Lo ha fatto in passato per la villa comunale, che oggi porta effettivamente il nome di “Parco Renata Fonte”, e lo ha fatto di recente per le aule sociali, con una proposta di intitolazione a Impastato - condivisa con parrocchia San Michele Arcangelo, L’Adelfia, Pro Loco, Libera Lecce, Assostampa Puglia e Fnsi - di quello spazio destinato a diventare, con il progetto Pon Legalità, le “fucine delle culture” per l’inclusione dei migranti.

Proprio l’ inclusione sociale delle cosiddette “fasce deboli” e delle altre abilità resta,

com’è noto, l’altro tema per noi cruciale in ogni progetto e, dunque, anche per il

nostro camposcuola.

È per tutto questo che, nonostante i diversi fronti che ci impegnano quotidianamente,

desideriamo rinnovare il progetto del campo-scuola.

Sarebbe stato più semplice, infatti, non prevedere alcuna edizione quest’anno, come molte realtà in Puglia e in Italia si sono orientate a fare. Ma abbiamo ritenuto, con spirito di responsabilità, non poter lasciare inevase le continue richieste da parte dei genitori, rimasti, a loro dire, molto soddisfatti dalla proposta degli scorsi anni, ma soprattutto - vista l’emergenza sanitaria che ci interessa e che ha colpito anche i nostri piccoli - rimasti senza punti di riferimento.


La scelta del nome

“Terra Libera Tutti” perché crediamo che il diritto al cibo sano sia un diritto

fondamentale, di tutti, e di questo ne devono essere consapevoli anche i più piccoli;

crediamo che l’educazione alla cura di se stessi e poi del mondo che ci circonda vada

appresa, cucita dentro. E se lo apprende un bambino, un ragazzino, sarà una vittoria

di tutti e in primis del nostro pianeta, martoriato dai fumi e dall’inquinamento, dalla

chimica e dall’onnipotenza. Crediamo che l’inclusione e la partecipazione rendano la

nostra esistenza e il nostro futuro liberi. Bisogna ritornare ad educare alla bellezza,

come hanno insegnato Renata Fonte e Peppino Impastato, a far stupire e incuriosire i

nostri ragazzi. Se la terra dei nostri bambini sarà libera, e se loro avranno compreso

che saranno i veri protagonisti del cambiamento, possibile, e del loro futuro, saranno

gli artefici della libertà di ognuno di noi.


Le educatrici e il contributo richiesto alle famiglie

Alla guida del progetto del camposcuola ci saranno le volontarie di Casa delle

Agriculture: Annastella Nuzzo, Paola Panico, Simona Rizzo, Giovanna Nuzzo,

Chiara Vacirca e Dalila Longo, tutte già con esperienza di educazione dei bambini e

di gestione di campiscuola e agriscuole.



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