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Immagine del redattoreCasa delle Agriculture Tullia e Gino

"Agitiamoci, organizziamoci contro chi vuol essere il nuovo padrone"

Benvenuti alla XI edizione della Notte Verde. Dopo due giorni intensi di preludi, siamo pronti a viverci appieno, con gioia e grande cura, questa ultima serata, questo 31 agosto che nel tempo si è ritagliato il ruolo di vero capodanno rurale della Puglia.

Undici anni in cui abbiamo visto il nostro paese aprirsi al mondo, intrecciare dialoghi e relazioni con persone che arrivano da ogni dove e di qualunque estrazione sociale e culturale.

Abbiamo visto Castiglione farsi grembo di un pensiero nuovo, capace di saper parlare a tutti con grande umiltà ma allo stesso tempo con grande autorevolezza, che deriva da una continua pratica di studio, approfondimento, confronto, lavoro quotidiano sui campi, nel Mulino di comunità, nell’Agriludoteca, nel Vivaio dell’inclusione “Luigi Russo”, accanto alle persone.

Nulla ci è stato regalato. Abbiamo costruito tutto con grande sforzo e lucida visione. Soprattutto, lo abbiamo fatto allenandoci a porci degli interrogativi, a coltivare il dubbio, a costruire ragionamenti che sanno partire dai margini e dare nuovo valore a questi: che siano margini geografici, sociali, culturali. “Non andare dove il sentiero ti può portare; Vai invece dove il sentiero non c'è ancora e lascia dietro di te una traccia”, diceva qualcuno. Casa delle Agriculture, nella sua articolazione di associazione e cooperativa, è impegnata a fare questo.

Undici anni dopo la prima volta, oggi sappiamo che abbiamo allargato il concetto di comunità: tutti coloro che condividono i valori e gli ideali della Notte Verde sentono di appartenere a Castiglione d’Otranto, sentono di essere parte, cioè, non di un altro mondo possibile chissà dove e chissà quando, ma di una piccola utopia concreta. Sudata. Sudata tantissimo. Tutti i giorni dell’anno. Perseguita con ostinazione, a volte anche in solitudine nel nostro stesso paese. Ma un’utopia capace di non darsi per vinta. Di crederci. Di osare. Di lavorare al fianco di istituzioni, cittadini e realtà sociali. Di saper dire no quando serve. E sempre dopo un ragionamento collettivo.

Perché, vedete, qui non esistono Tiziana, Donato, Giovanna, Paola, Rocco, Desiree, Gianluca etc. Noi siamo la “Notte Verde”. Noi siamo CASA DELLE AGRICULTURE TULLIA E GINO e Tullia e Gino Girolomoni, pionieri del biologico italiano, sono due nomi che cerchiamo di onorare tutti i giorni con il nostro impegno. Anche per questo la Notte Verde non è un evento come gli altri e non si adeguerà mai a logiche di opportunismo economico, culturale e sociale. Perché la Notte Verde sgorga da una visione: far emergere il piccolo, il bello, il giusto che continua a resistere in questo territorio sempre più piegato a logiche di potere e ad economie che abusano della terra e delle comunità. Farlo emergere e dargli luce, metterlo in connessione, renderlo fruibile a tutti. A patto che ci si intenda: per costruire percorsi nuovi, inediti, di resistenza non ci sono ricette pronte, non si può fare il copia e incolla, bisogna stare in guardia. Bisogna metterci fatica e bellezza, bisogna mettersi in discussione. A noi si può rimproverare l’essere imperfetti. Ognuno - se vuole- lo faccia. Ma di certo non si può dire che non siamo coerenti. E dannatamente in trincea, ogni giorno, a difendere l’idea di territorio in cui crediamo e l’idea del paese che vorremmo.

Oggi in questa piazza vediamo alberi, scivoli per persone con disabilità, persone che parlano e passeggiano senza fare slalom tra le auto, bimbi che giocano in sicurezza, chiesette che si riaprono e accolgono arte, menù braille in tutti gli esercizi commerciali, piccoli contadini-apicoltori-artigiani e tanti altri protagonisti. Questa non può e non deve essere l’utopia di un giorno, ma un processo da portare avanti tutti insieme.

In questi giorni sulle nostre chat è circolata una foto: Notte Verde 2013. Un gruppo di bambini di 4-5 anni che posa in questa piazza. 9 anni dopo, senza quei bambini diventati adesso Casa delle Agriculture Giovani, senza il loro smisurato impegno e orgoglio, nessuna Notte Verde 2022 si sarebbe potuta organizzare. A loro, alle nostre ragazze e ragazzi, va il nostro primo più grande ringraziamento.

Senza i nostri giovani non riusciremmo a guardare avanti. Senza i nostri anziani, invece, non saremmo mai arrivati fin qui. Ecco perché, anche a fronte di una edizione dal respiro così internazionale, abbiamo sentito il bisogno intimo di riconoscere la presidenza onoraria della Notte Verde quest’anno ai numi tutelari della nostra casa, le nonne e i nonni dell’Auser Ponte Andrano-Castiglione: loro sempre al nostro fianco, loro sempre presenti, loro straordinari attivatori di comunità, anima di quella Notte Verde che noi coltiviamo ogni giorno dell’anno. E anche a loro va il nostro grazie e il nostro applauso.

La Notte Verde gode anche quest’anno del patrocinio del Comune di Andrano e della collaborazione di Parco regionale costa Otranto-S. M. Leuca-Bosco di Tricase, Confederacy of villages, Gus-Gruppo Umana Solidarietà, Cooperativa Girolomoni, COSPE Onlus, Riabitare l’Italia, Messapia Style, Ecoversities Alliance e tante altre realtà sociali e istituzionali.

Grazie a tutti, davvero. E grazie ai cittadini di Castiglione e agli esercizi commerciali che non ci lasciano soli e alle nostre volontarie e volontari che continuano a farsi carico di un’organizzazione tanto complessa con estrema generosità e amore, senza mai chiedere nulla in cambio. Ci rendete orgogliosi di essere Casa delle Agriculture.

In chiusura, vi rimando alla frase di Pasolini che abbiamo chiesto a Nikolay Oleynikov, straordinario artista di San Pietroburgo anche lui ormai castiglionese da tempo, di riportare sul suo ritratto su tessuto realizzato assieme a Imma Longo. Dice: “Ho nostalgia della gente povera e vera che si batteva per abbattere quel padrone senza diventare quel padrone”.

Impariamo a riconoscerlo, oggi, quel sistema che vuole diventare il nostro nuovo padrone. E dissentiamo, andiamo in altra direzione, agitiamoci se necessario. Soprattutto, costruiamo alleanze tra noi, organizziamoci. È l’unica cosa che davvero possiamo e dobbiamo fare!

Buona Notte Verde a tutti.

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